Da quando è scoppiata la pandemia da COVID-19 anche le visite mediche in generale e quelle dentistiche in particolare sono diminuite. Inizialmente è stata la stessa paura a far desistere i pazienti dal recarsi dal dentista: non sono visite mediche da poter ricevere indossando la mascherina.

Con il peggiorare della situazione oggi non sono più consentite le terapie cosiddette di elezione, cioè i trattamenti odontoiatrici non urgenti.

Quali terapie dentistiche non sono consentite, oggi?

Sono state rimandate tutte quelle terapie odontoiatriche che in questo momento non influiscono sulla salute del paziente, terapie che possono quindi essere rimandate durante la pandemia, come per esempio:

  • Pulizia dei denti o visite dentistiche di controllo
  • Trattamenti dentistici semplici come le otturazioni
  • Sbiancamento dei denti
  • Odontoiatria estetica in generale
  • Controllo degli apparecchi ortodontici

Ovviamente, potendo eseguire soltanto le terapie dentistiche urgenti, nelle strutture sanitarie pubbliche si stanno creando lunghe liste di attesa, che hanno l’effetto di scoraggiare molti pazienti, aggravando così la loro situazione clinica con infezioni, dolore ai denti, perdita stessa dei denti.

Tutto ciò ha poi ripercussioni non solo sulla funzionalità delle arcate dentali e sull’estetica, ma anche sul lato morale del paziente e su quello economico.

Sì, vorrei saperene di più!

Se per la maggior parte dei pazienti tutte queste restrizioni e condizioni non sono granché sopportabili, per i pazienti con bisogni speciali – quindi persone autistiche, con morbo di Alzheimer, con gravi disabilità cognitive in generale – la faccenda diventa ancor più problematica.

I pazienti con bisogni speciali hanno, per esempio, enormi difficoltà a eseguire sia i tamponi sia i test sierologici – spesso anzi è davvero impossibile eseguirli. Con l’accesso contingentato agli ambulatori, per garantire il distanziamento interpersonale, questi pazienti non possono ricevere cure dentali adeguate, specialmente se queste richiedono più sedute.

COVID-19 e cure dentali: come risolvere?

Grazie alle nuove tecnologie entrate ormai nell’odontoiatria moderna e ai nuovi protocolli messi in atto da dentisti specializzati e con lunga esperienza in trattamenti odontoiatrici a persone sia con forti disabilità sia odontofobiche, oggi è possibile ricevere cure dentali in un solo giorno, in un’unica seduta, in sedazione endovenosa in sala operatoria in una struttura sanitaria privata.

Il metodo LG3

In cosa consiste questo metodo?

Studiato dal prof. Livio Gallottini, il metodo LG3 permette di eseguire trattamenti odontoiatrici complessi, multipli, in soli 3 giorni, di cui soltanto uno, il secondo, dedicato interamente al trattamento.

  1. Primo giorno: è la giornata dedicata all’anamnesi e ai vari esami diagnostici per conoscere il reale problema del paziente, quindi esami radiografici digitali, impronte delle arcate dentali digitali rilevate con scanner intraorale e fotografie digitali.
  2. Secondo giorno: sono eseguiti esami per la pre-sopedalizzazione ovvero il tampone rapido COVID-19, la visita cardiologica con approfonditi con ECG e le analisi del sangue e delle urine, prima di iniziare il trattamento dentistico in sedazione per via endovenosa (o, se necessario, in anestesia generale).
  3. Terzo giorno: il paziente resta un giorno in più se dobbiamo applicare una protesi dentale con la tecnologia CAD/CAM, che abbiamo fatto realizzare grazie alle impronte delle arcate dentali.

Il nostro protocollo anti COVID-19

Che cosa prevede il protocollo anti COVID-19 che abbiamo adottato nel nostro studio dentistico.

Sia il tampone rapido sia le analisi del sangue sono eseguiti nella fase della pre-anestesia prima dell’accesso del paziente in sala operatoria: in questo modo garantiamo le cure dentistiche ai pazienti che hanno difficoltà a effettuare la pre-ospedalizzazione.

Le cure dentali sono concentrate in un’unica visita in sala operatoria ed eseguite in massima sicurezza in un ambiente protetto, in cui sono messe in atto stringenti procedure di prevenzione del contagio COVID-19, tra cui la sanificazione ambientale tra un appuntamento e il successivo e il continuo monitoraggio di tutto il personale sanitario.

Grazie a questo protocollo, i pazienti non sono più costretti a recarsi più volte all’ambulatorio odontoiatrico per completare il trattamento dentistico, che viene eseguito appunto in una singola seduta, rapidamente e in modo del tutto indolore.

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