Rischio di rigetto degli impianti dentali
La terapia con impianti dentali è sicura e affidabile. Nel 2023 si è stimato che gli impianti dentali venduti nel mondo saranno 13 bilioni (13 mila miliardi)!
In medicina non è corretto dire che gli impianti dentali possono andare incontro a “rigetto”. Si deve parlare piuttosto di una mancata integrazione nell’osso e possono quindi avere un così detto “fallimento o insuccesso”. Secondo le statistiche questo accade in meno del 5% dei casi.
Quali sono i fattori di rischio? Possono alcune patologie aumentare il rischio di fallimento degli impianti?
Alcuni dei fattori di rischio riportati in letteratura scientifica sono i seguenti:
- fumo di sigaretta
- parodontite
- radioterapia
- diabete
- osteoporosi
- malattie autoimmunitarie
- alcuni farmaci (bifosfonati, cortisone)
Il fumo di sigaretta aumenta sicuramente il rischio di fallimento implantare in più del 140% rispetto ai non fumatori!
La parodontite (infiammazione cronica delle gengive) può essere un fattore di rischio se non vengono eliminate le cause o ridotti i fattori di rischio.
La radioterapia eseguita per tumori alla testa e al collo rappresenta indubbiamente un fattore di rischio per l’osteoradionecrosi, che può essere prevenuta con la terapia con ossigeno iperbarico.
Il diabete di tipo II (alimentare) se compensato non sembra essere un fattore di rischio, così come l’osteoporosi e l’uso del cortisone.
La questione sulle malattie autoimmunitarie è ancora dibattuta, ma non sembra esserci un rischio aumentato di insuccesso.
L’uso dei bifosfonati potrebbe causare osteonecrosi e quindi sarebbe opportuno eseguire una terapia implantare prima dell’inizio del trattamento con bifosfonati e con farmaci anti-riassorbitivi e anti-angiogenici.
Cosa fare per diminuire il rischio di insuccesso implantare?
È fondamentale:
- fare una corretta diagnosi con una radiografia tridimensionale (CBCT o TAC volumetrica)
- stabilire un corretto piano di trattamento
- eseguire un’efficace chirurgia implantare
- applicare una protesi dentale funzionale
È importante anche un’attenta anamnesi farmacologica e la gestione perioperatoria dei farmaci al fine di non alterare l’equilibrio del paziente.
Come si perdono gli impianti dentali?
Gli impianti dentali possono avere infiammazioni ed infezioni (mucositi e perimplantiti), che possono portare alla perdita dell’integrazione ossea ed a mobilità degli impianti con la necessità poi di rimuoverli.
In caso di perimplantite si deve intervenire tempestivamente eliminando chirurgicamente l’infezione attorno all’impianto dentale!
Cosa fare per prevenire le complicazioni implantari
È fondamentale fare visite di controllo e radiografie annuali e sedute di igiene professionale ogni 4/6 mesi.
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