Sedazione cosciente per via endovenosa o inalatoria?
L’ansia e la paura del dentista e l’ipersensibilità al dolore sono un ostacolo alle normali cure dentali, perché ne precludono il successo e quindi la guarigione dei pazienti. A lungo andare questi fattori – odondofobia e bassa soglia del dolore – peggiorano la salute dentale, aggravando i problemi esistenti.
Quali soluzioni per chi ha paura di farsi curare dal dentista, per chi ha il terrore di provare dolore durante i trattamenti odontoiatrici?
Oggi l’odontoiatria moderna ha diverse soluzioni per venire incontro ai pazienti che riscontrano simili problematiche: la sedazione cosciente e l’anestesia generale.
Oggi ti parlerò della sedazione cosciente, che può avvenire secondo 2 modalità:
- sedazione cosciente per via inalatoria
- sedazione cosciente per via endovenosa
Sia la sedazione cosciente per via inalatoria sia endovenosa permettono all’odontoiatra di eseguire le cure dentistiche in pieno comfort, riducendo l’ansia del paziente.
La sedazione cosciente per via inalatoria
È eseguita dall’odontoiatra in studio o in ambulatorio.
Per questo tipo di sedazione si usa una maschera posta sul naso del paziente. Attraverso la maschera il paziente inala dei gas medicinali: protossido d’azoto (detto anche gas esilarante) e ossigeno. Questa miscela di gas è formata per il 50-70% da ossigeno e per il 30-50% da protossido d’azoto.
L’uso del protossido d’azoto nella sedazione cosciente per via inalatoria è abbastanza controverso: secondo alcuni è efficace per i pazienti, secondo altri è invece un gas tossico per gli operatori.
Secondo la mia esperienza, il protossido d’azoto non è assolutamente efficace per curare pazienti “speciali”, cioè non collaborativi, bambini molto piccoli e pazienti odontofobici, né per interventi odontoiatrici lunghi e complessi, che possano quindi durare anche 3 o 4 ore.
La sedazione cosciente per via endovenosa
È eseguita dall’odontoiatra in un ambulatorio chirurgico. Nella nostra équipe non la esegue l’odontoiatra sedazionista, ma uno specialista in Anestesia e Rianimazione, che inietta farmaci anestetici direttamente in vena, attraverso una piccola ago-cannula posizionata sul polso del paziente.
La sedazione cosciente per via endovenosa è molto efficace per i pazienti più “difficili”. Può infatti sedare a vari livelli il paziente, che non avvertirà alcun dolore e non ricorderà nulla dell’intervento. Viene comunque fatta anche l’anestesia locale sulla gengiva.
L’intervento odontoiatrico con sedazione cosciente per via endovenosa
Il paziente non può mangiare nelle 4 ore precedenti l’intervento. Prima di procedere con la sedazione, il dentista avrà già conosciuto la “storia medica” del paziente: precedenti interventi chirurgici e anestetici, farmaci prescritti e allergie.
Durante l’intervento l’anestesia monitorerà tutti i parametri vitale del paziente (pressione arteriosa, battito cardiaco, ossigenazione del sangue, ecc.), in modo da intervenire in qualsiasi momento somministrando farmaci più idonei, sempre per via endovenosa.
Terminato l’intervento, il paziente è dimesso e può tornare a casa. Ha bisogno però di un accompagnatore e non potrà guidare l’auto.
Come avviene la sedazione cosciente per via endovenosa?
Classificata come RASS -4 (Richmond Agitation-Sedation Scale), è eseguita con farmaci anestetici di vario tipo (tranquillanti, ipnotici, analgesici) e si usa per pazienti con rischio anestesiologico ASA1 e ASA2. Il periodo di osservazione post-terapeutico è al massimo di 2 ore.
Non sarà effettuata l’intubazione naso-tracheale e la respirazione del paziente è spontanea.
Benefici della sedazione cosciente per via endovenosa
Come hai letto, la sedazione cosciente per via endovenosa è una soluzione migliore per alcuni interventi e per certe tipologie di pazienti rispetto a quella per via inalatoria.
Quali sono tutti i benefici della sedazione cosciente per via endovenosa?
- Elimina l’ansia e rilassa il paziente.
- È indicata per pazienti molto anziani, bambini, pazienti con disabilità psichica e particolarmente odontofobici.
- Elimina la sensazione del dolore nel paziente.
- Il recupero dai sedativi per via endovenosa è molto più rapido dell’anestesia generale.
- Non è richiesto alcun ricovero post-operatorio.
- È utile per i pazienti che soffrono di riflesso faringeo.
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