Farmaci anticoagulanti e antiaggreganti e cure dal Dentista
La gestione dei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti e antiaggreganti richiede un’attenta pianificazione da parte del dentista, specialmente quando sono necessari interventi che comportano il rischio di sanguinamento, come estrazioni dentali, chirurgia orale o persino la pulizia dentale profonda (levigatura radicolare).
Di seguito vogliamo fare alcune considerazioni riguardo al trattamento di questi pazienti che richiedono una attenzione particolare.
1. Differenza tra anticoagulanti e antiaggreganti
- Anticoagulanti: Questi farmaci, come il warfarin, l’eparina, il dabigatran, il rivaroxaban e l’apixaban, agiscono prevenendo la formazione di coaguli di sangue attraverso l’inibizione di diverse fasi della cascata della coagulazione.
- Antiaggreganti: Farmaci come l’aspirina e il clopidogrel (Plavix) prevengono l’aggregazione delle piastrine, impedendo la formazione di trombi arteriosi.
2. Rischio di sanguinamento
- Procedure a rischio: Le procedure odontoiatriche invasive, come estrazioni dentali, chirurgia parodontale, biopsie e impianti dentali, presentano un rischio significativo di sanguinamento.
- Valutazione del rischio: Prima di eseguire qualsiasi procedura, il dentista deve valutare il rischio emorragico del paziente, che dipende dal tipo di farmaco assunto, dalla dose e dalla condizione clinica del paziente.
3. Consultazione con il medico curante
- Collaborazione: È essenziale consultare il medico curante del paziente o lo specialista che ha prescritto l’anticoagulante o l’antiaggregante per discutere il piano di trattamento e valutare la necessità di eventuali modifiche alla terapia farmacologica.
- INR (International Normalized Ratio): Per i pazienti in terapia con warfarin, è fondamentale controllare l’INR (che misura la capacità di coagulazione del sangue) prima di qualsiasi procedura invasiva. Un valore di INR tra 2.0 e 3.0 è generalmente considerato sicuro per molte procedure odontoiatriche minori.
4. Modifiche della Terapia
- Interruzione temporanea: In alcuni casi, il medico può raccomandare l’interruzione temporanea dell’anticoagulante o dell’antiaggregante, ma questo deve essere fatto solo sotto stretto controllo medico per evitare il rischio di eventi tromboembolici. Spesso, si opta per la continuazione della terapia con l’adozione di misure emostatiche locali.
- Ponte con eparina: Per i pazienti ad alto rischio di trombosi, il medico può considerare un “ponte” con eparina a basso peso molecolare se è necessario interrompere il warfarin.
5. Misure Emostatiche Locali
- Emostasi locale: Durante e dopo la procedura odontoiatrica, l’uso di tecniche di controllo del sanguinamento è cruciale. Queste possono includere:
- Suture: Utilizzo di suture riassorbibili per chiudere le ferite.
- Spugne emostatiche: Spugne o tamponi di collagene, gelatina, o cellulosa ossidata possono essere applicati sul sito dell’intervento.
- Agenti emostatici: L’uso di acido tranexamico o collutori con effetti emostatici per ridurre il rischio di sanguinamento postoperatorio.
- Pressione diretta: Applicazione di garze pressate sul sito chirurgico per diversi minuti.
- Cicatrizzanti: Farmaci come l’acido tranexamico possono essere utilizzati in forma di risciacqui orali per ridurre il sanguinamento post-operatorio.
6. Istruzioni Postoperatorie
- Cure postoperatorie: I pazienti dovrebbero ricevere istruzioni chiare su come gestire la guarigione e su cosa fare in caso di sanguinamento prolungato. Questo include evitare cibi duri o caldi, non fumare e non sciacquare la bocca energicamente subito dopo l’intervento.
- Monitoraggio: È consigliabile un follow-up ravvicinato per monitorare la guarigione e intervenire prontamente se si verifica sanguinamento eccessivo.
7. Prevenzione delle Complicazioni
- Valutazione pre-procedura: Per ridurre il rischio di complicazioni, è importante effettuare una valutazione pre-procedura accurata, inclusa la revisione della storia medica del paziente, e pianificare le procedure durante le ore del mattino, quando eventuali complicazioni possono essere gestite meglio.
- Educazione del paziente: Informare il paziente sui segnali di allarme di un’emorragia anomala e su come gestire tali situazioni è fondamentale per prevenire complicazioni gravi.
La gestione odontoiatrica dei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti e antiaggreganti richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. Con la corretta valutazione del rischio, l’adozione di misure emostatiche efficaci e la collaborazione con il medico curante, è possibile eseguire in sicurezza la maggior parte delle procedure dentali, minimizzando il rischio di sanguinamento e complicazioni.
L’Équipe Gallottini & Partners è costituita da Odontoiatri e Anestesisti esperti nel trattamento di pazienti con fragilità sanitaria e opera in anestesia totale esclusivamente in strutture sanitarie “protette”, accreditate dalla IASDA (Italian Academy of Surgical Dentistry and Anesthesiology).
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