Test per sospetta allergia agli anestetici locali per uso odontoiatrico
Gestire un paziente con una sospetta allergia agli anestetici locali per uso odontoiatrico richiede una valutazione attenta per determinare la causa e pianificare un trattamento sicuro.
In questo articolo vogliamo fare un po’ di ordine riguardo questo argomento complesso poiché molti pazienti vengono spesso da noi lamentando allergie senza però aver fatto un adeguato percorso di diagnosi.
Tipi di anestetici locali
Gli anestetici locali usati in odontoiatria appartengono a due principali classi chimiche:
- Amidi: Lidocaina, Articaina, Mepivacaina, Bupivacaina.
- Esteri: Procaina, Benzocaina, Tetracaina.
Le allergie agli anestetici locali sono rare, soprattutto per quelli della classe degli amidi. Molte reazioni avverse sono in realtà causate da ansia, reazioni vasovagali o sensibilità agli eccipienti, come i conservanti (ad esempio, metilparaben) o gli antiossidanti (ad esempio, solfiti).
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Valutazione e test allergologici
Se un paziente riferisce una storia di allergia agli anestetici locali, è essenziale seguire un approccio sistematico per determinare la natura della reazione e confermare la diagnosi.
1. Anamnesi dettagliata:
- Descrizione della reazione: Il paziente deve descrivere la reazione avuta, specificando i sintomi, il tempo di insorgenza dopo l’iniezione, e la gravità.
- Tipo di anestetico: è importante identificare quale anestetico è stato utilizzato durante la reazione sospetta.
- Uso di altri farmaci o prodotti: considerare se il paziente potrebbe essere stato esposto a conservanti o antiossidanti presenti nell’anestetico.
2. Consultazione con un allergologo
- Il paziente dovrebbe essere inviato a un allergologo per una valutazione specialistica. L’allergologo può determinare se sono necessari test cutanei o sierologici.
3. Test cutanei
- Test prick: un piccolo quantitativo dell’anestetico sospetto viene applicato sulla pelle tramite una piccola puntura. Una reazione positiva è un pomfo rosso e pruriginoso.
- Test intradermici: viene iniettata una piccola quantità di anestetico sotto la pelle per valutare una reazione più profonda. Questo test è più sensibile del test prick, ma anche più rischioso e deve essere eseguito sotto stretto controllo medico.
- Test di provocazione: in alcuni casi, l’allergologo potrebbe eseguire un test di provocazione con dosi crescenti dell’anestetico, monitorando attentamente il paziente per eventuali reazioni. Questo test viene effettuato in ambiente ospedaliero o in ambulatori specialistici dotati di adeguate attrezzature per la gestione delle emergenze.
4. Test sierologici
- I test sierologici per l’allergia agli anestetici locali sono meno comuni e generalmente meno affidabili dei test cutanei, ma possono essere utilizzati in casi selezionati.
Gestione del trattamento odontoiatrico
Se viene confermata un’allergia a un anestetico locale specifico, esistono diverse strategie per gestire il trattamento odontoiatrico:
- Utilizzo di un anestetico alternativo: Se il paziente è allergico a un anestetico della classe degli amidi, un anestetico della classe degli esteri (o viceversa) può essere usato, se disponibile. È fondamentale che il nuovo anestetico sia testato in precedenza per evitare reazioni.
- Anestesia generale: In casi estremi e solo se strettamente necessario, può essere considerata l’anestesia generale come alternativa, ma deve essere eseguita in un ambiente ospedaliero con anestesisti esperti.
- Pretrattamento con antistaminici o corticosteroidi: in alcuni casi, l’allergologo può raccomandare un pretrattamento con antistaminici o corticosteroidi per minimizzare il rischio di reazioni allergiche.
- Uso di anestetici senza conservanti: Gli anestetici privi di conservanti come i solfiti possono essere utilizzati nei pazienti con allergia confermata ai conservanti.
Avevamo già affrontato l’argomenti qui. Leggi l’articolo per approfondire: https://www.liviogallottini.com/special-care-dentistry/allergia-allanestesia-locale/
Considerazioni finali sulla gestione dei pazienti allergici agli anestetici locali
La gestione dei pazienti con allergia agli anestetici locali richiede un approccio personalizzato e una stretta collaborazione tra il dentista, l’allergologo e, se necessario, l’anestesista. È fondamentale garantire un ambiente sicuro durante il trattamento odontoiatrico e avere prontamente disponibili farmaci e attrezzature per la gestione delle emergenze allergiche, come l’adrenalina e l’ossigeno.
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